La gestione dei contenuti rappresenta una delle pietre miliari della creazione del marchio. Come costruire una strategia di successo.
Creare un Personal Brand è diventato indispensabile per un aver successo in ambito professionale. Addirittura nel contesto personale rappresenta un elemento da non sottovalutare e che molte persone prendono in considerazione quando frequentano corsi di “Life Coaching” o “crescita interiore”. Migliorare se stessi e mettere in mostra le proprie qualità e l’immagine che gli altri percepiscono di noi non è altro che creare un marchio che ci distingue dalla massa e ci rende unici e possibilmente più apprezzati.
In ambito lavorativo è lo stesso. Quale cliente sceglierebbe un professionista o un consulente trascurato, senza competenze, non aggiornato, incapace di comunicare e senza nessun tipo di empatia? Nessuno!
Questo è il motivo per cui nasce il Personal Branding e la definizione di un proprio marchio distintivo adattato al lavoro svolto.
Il Content Planning: cos’è e perché è importante?
Una volta concluso il processo di definizione del Brand, attraverso la Mappatura personale e quella delle attitudini professionali, si passa alla creazione del marchio attraverso i contenuti.
Non è sufficiente entrare nella rete, connettersi ad un social network e cominciare a condividere post creati da altri e mettere “like” ovunque si veda una frase interessante. E’ necessario pianificare e creare un piano editoriale delle proprie idee e dei concetti che si vuole trasmettere e redigere un vero e proprio CONTENT PLANNING.
Non è difficile metterlo in pratica, ma è importante prestare attenzione a diversi elementi chiave prima di creare un Piano editoriale. I fattori determinanti per un Planning di successo sono i seguenti:
- Credibilità dei concetti e contenuti espressi;
- Affidabilità delle fonti utilizzate;
- Capacità di elaborare contenuti interessanti;
- Dimostrazione di competenza;
Sicuramente queste sono alcune delle caratteristiche che deve possedere un Planning di rilievo, ma è necessario anche elaborare una MAPPATURA DELL’UTENTE, attraverso un processo di segmentazione della possibile clientela alla quale si vuole arrivare ed individuare l’UTENTE TIPO ovvero la Personas che, per qualità caratteriali, di background di provenienza oppure esperienze pregresse potrebbe risultare più ricettivo alla nostra comunicazione.
Una volta individuato il pubblico al quale rivolgersi e il nostro utente tipo si potrà passare alla definizione dei contenuti da trasmettere.
Da non dimenticare infine di definire una corretta redazione dei “topic” da affrontare, in modo che gli argomenti trattati e il destinatario finale possano convergere in una customer experience soddisfacente.
Tipologia dei contenuti del Content Planning
La redazione dei contenuti all’interno del piano editoriale varia e si distingue in diverse categoria:
- Content Writing
- Content Video
- Content Audio
- Content Picture
- Un mix dei precedenti
La molteplicità a disposizione è da considerarsi un punto di forza dell’utilizzatore, in questo caso del consulente, che intende fare breccia nella mente dell’utente di riferimento.
Non bisogna scegliere tra uno o l’altro, perché attraverso il Content Planning ogni elemento avrà il suo peso e sarà bilanciato rispetto agli altri. L’alternanza tra scritto, video e audio, equilibrato nella maniera corretta, diventerà una potente forma di comunicazione a 360 gradi capace di coinvolgere l’utente in un percorso conoscitivo e sensitivo diverso e unico nel suo genere.
Queste tre forme di comunicazione messe insieme contribuiranno a determinare il Personal Brand e la percezione dettata dai nostri contenuti parteciperà a formare la BRAND REPUTATION.
Secondo un’indagine statistica redatta da WE ARE YOU e basata sui dati del 2019, gli utenti navigano maggiormente su canali video quali YouTube per l’88%, e successivamente su altre piattaforme quali Facebook, che presenta un mix di contenuti, video, audio e picture. In forte crescita con una quota del 64% il social network Instagram che offre soprattutto immagini.
I contenuti video sono quindi in cima alla scala delle preferenze, in quanto facilmente fruibili in diversi contesti quali ad esempio trasferimenti di lavoro o viaggi in macchina e sono ad ampio impatto visivo.
Un’altra forma di contenuti che sta recentemente prendendo piede è il mix tra scritto e audio, come ad esempio video corsi o presentazioni.
Se avete necessità di costruire un Content Planning di successo scaricate il tool dedicato nella sezione delle risorse gratuite del Blog.
Dove inserire i contenuti prodotti: Blog o Social Network?
La risposta è ovunque. Il Blog dovrebbe rappresentare la base di partenza, la “dimora della comunicazione del professionista” dove dovrebbero risiedere tutti i contenuti, le recensioni, le domande, le interviste e le pubblicazioni.
L’utente nel Blog deve trovare con facilità le informazioni e ottenere tutte le risposte di cui ha bisogno. Dal sito quindi partono tutti i contenuti e vengono condivisi nei vari social network a seconda della tipologia a dell’utente destinatario.
E’ abbastanza? Ovviamente no. L’interazione nella rete è fondamentale e quindi sarà necessario introdurre i nostri concetti nei vari gruppi tematici e di riferimento in modo da permettere al nostro pubblico di conoscere ed apprezzare le nostre competenze.
IL NETWORKING COME RETE RELAZIONALE E DI VALORE
Solo in questo modo sarà possibile trasmettere i nostri pensieri ed attivare un confronto che porterà alla creazione di un network formato da nuovi colleghi o possibili clienti distinti a seconda degli argomenti trattati.
Da non sottovalutare infine la potenza della NEWSLETTER o della DEM (Direct Email Marketing), una strategia digitale tradizionale che ha ancora molto da dire dal punto di vista dei numeri e delle statistiche e le CAMPAGNE DI ADVERTISING che, se sfruttate nella maniera corretta, possono fare BRANDING AWARENESS e diventare uno step nel funnel della comunicazione.
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