Molti parlano di repost, quando si condivide il contenuto creato da un’altra fonte, in quanto il messaggio trasmesso non è direttamente prodotto, ma solo veicolato.
Spesso si cercano argomenti affini al proprio lavoro, temi caldi e di interesse per la nostra Buyer Persona, o nicchia di riferimento, e si condividono in rete.
Questo normalmente permette di mantenere una certa costanza nella pubblicazione, una visibilità nella rete e una forte presenza online. Ovviamente non avrà la stessa potenza di un argomento o contenuto elaborato da noi, secondo il nostro stile e view, ma avrà comunque una sua rilevanza.
Per il consulente finanziario, il repost può essere un’attività estremamente vantaggiosa, sia in ottica di risparmio di tempo e risorse, sia per la visibilità che può trarne attraverso la condivisione. Creare un articolo ex novo, presuppone diversi passaggi. In primis avere a disposizione un blog sul quale scrivere e portare il traffico, possedere dei momenti di tranquillità per la selezione delle risorse, la scrittura del testo, oltre alle diverse competenze sui temi scelti.
Sicuramene il tempo è il fattore dominante e molte volte i consulenti finanziari non hanno un proprio sito o blog dove appoggiare i contenuti. Il repost quindi arriva in soccorso per sopperire a queste mancanze ma, il più delle volte, non si conoscono le regole fondamentali di questa attività di content writing e non si centra l’obiettivo.
Vediamo quindi insieme la strategie efficace e gli errori più comuni!
I 5 errori più comuni del repost
Molti utenti commettono diversi passi falsi quando svolgono l’attività di repost e quindi falliscono pienamente l’obiettivo che si erano fissati prima di iniziare.
L’errore più comune riguarda il commento al post condiviso. Spesso la notizia è interessante e la nicchia di mercato potrebbe risultare appagata dalla scelta fatta e dall’argomento trattato. Detto questo, il risultato sembrerebbe raggiunto, invece non è così!
La Buyer Persona non ti legge per ascoltare il punto di vista di un’altra fonte sul topic, ma vuole sentire la tua opinione e la tua “voce”.
La maggior parte delle volte il consulente presta poca attenzione al commento aggiunto al post, che invece è la parte più importante per l’audience di riferimento.
E’ necessario quindi aggiungere un testo, non solo pertinente, al messaggio veicolato, ma anche professionale e ad alto valore aggiunto. Questo passaggio lo andremo a vedere parlando di CONTENT CURATION, ovvero il modo di “curare” il commento, la selezione e la raccolta dei post.
Un altro errore che spesso viene commesso riguarda la selezione delle fonti. Molti professionisti si presentano superficiali nella scelta dell’autore delle pubblicazioni da condivider, mentre l’autorevolezza della fonte è uno degli aspetti più importanti durante la fase di selezione dei contenuti.
E’ necessario quindi sempre cercare sorgenti attendibili e di rilievo che possano sempre garantire l’affidabilità che un messaggio di repost deve possedere.
Un ulteriore passaggio falso commesso da molto writer del web nasce invece dalla carenza di cura nelle scelte lessicali. Non parliamo di errori grammaticali, ma di carenza di focus sui vocaboli e la scelta dei termini e delle parole.
Un lead o potenziale cliente osserva tutte le sfumature di un post, anche solo a livello inconscio. Questo dovrebbe portare alla consapevolezza che, quelle poche righe, influiranno in modo importante sull’attenzione che la Buyer Persona, indirizzerà verso il contenuto.
La rete veicola migliaia di contenuti pertinenti al giorno e, per riuscire a catturare l’interesse del pubblico, è necessario non trascurare nessun aspetto della comunicazione.
Gli ultimi due errori più comuni invece riguardano il tone of voice del messaggio e il registro della voce. Molte volte si usa un tono troppo freddo e poco empatico, mentre in altre occasioni si trascende verso il confidenziale. Entrambi non sortiscono l’effetto desiderato, ovvero ottenere engagement e l’interesse di approfondimento della nicchia di mercato.
Infine il registro può essere troppo gridato o monotono. Normalmente questa è una definizione che viene utilizzata per il suono e non per le parole, ma quando leggiamo un articolo o un post scatta nella nostra mente sempre un’associazione di pensiero di tipo neurologico tra le parole e il timbro conseguente al contesto.
Quindi prestare particolare cura a questi dettagli potrebbe risultare particolarmente efficacie per arrivare alla meta.
La Content Curation
La Content Curation rappresenta quella parte del content marketing che si dedica alla “cura” del messaggio trasmesso, alla selezione delle fonti e raccolta dei messaggi.
Queste attività svolgono un ruolo fondamentale nell’attività di repost che intende svolgere il consulente e devono quindi essere conosciute ed approfondite al meglio.
Per quanto riguarda la selezione delle fonti di qualità è importante sempre scegliere sorgenti autorevoli nel vostro settore e particolarmente rispettate. Il dato che ne deriva non deve mai essere messo in discussione. La credibilità e la fiducia, che la Buyer Persona ripone in voi, dipende anche da questo.
Se non siete un veicolo di informazioni corrette, come potreste gestire un rapporto più complesso? Questo è la domanda che l’audience si pone ogni volta che incontra dei dati errati.
La scelta accurata delle fonti merita quindi molta attenzione e altrettanta dedizione la esige la selezione dei contenuti e gli argomenti trattati.
Per fortuna in soccorso arrivano innumerevoli tool dalla rete che permettono di svolgere questo compito in modo rapido e preciso.
Tra questi possiamo citare:
- Google News
- Feedly
- Scoop.it
Questi strumenti permettono di risparmiare tempo prezioso che potresti invece dedicare ai clienti. Inoltre vorrei aggiungere anche Getpocket, un applicativo che consente di salvare ogni risorsa interessante trovata online e archiviarla per poterla leggere in seguito, magari con più calma.
Infine alcuni di questi strumenti consentono la condivisone diretta sulle vostro piattaforme social, rendendo il flow di lavoro più agevole, oppure offrono l’opportunità di creare una newsletter con gli articoli selezionati, potendo aggiungere anche un vostro contributo.
Per questi tool abbiamo dedicato dei brevi video di presentazione per aiutare la comprensione e l’utilizzo. Qui di seguito vi lascio il link di approfondimento.
Un Ultimo aspetto da analizzare riguarda invece il commento. Come detto in precedenza non lasciate che le vostre poche parole siano un corollario dell’articolo postato, ma prendete spunto dal messaggio trasmesso per mettere in evidenza la vostra voce. Dedicate anche qualche riga in più alla vostra view e cercate di essere professionali, mostrate il vostro know-how e competenze in materia e non cadete mai nella trappola della discussione o polemica.
Risposte